Mancano meno di due settimane al 3° Festival dei suoni Agropastorali, direi che ci siamo!
Si, parlo al plurale… Perché benché non faccia direttamente parte dell’organizzazione, trascorse le vacanze estive, è il tema principale che accompagna le serate di Antonio Matrone detto ‘o Lione & co.
Il Festival è assolutamente autofinanziato (sponsor e benefattori, fatevi avanti!), l’organizzazione a gestione familiare (sinonimo, in questo caso, di cura e passione! Francesco Merolla è un ottimo “padrone” di casa!).
La direzione artistica è affidata all’Associazione Terra Fuoco e Suoni ‘A Paranza ro Lione (non aggiungo altro per non essere ripetitiva) e a Sonoratrad, che da quasi 20 anni si occupa di tradizioni popolari con attenzione particolare alla musica e alla danza; formata da un corposo gruppo di veterani, rifuggendo pubblicità e riflettori (quindi per rispettare la loro scelta, non farò nomi), mantenendo un profilo basso, lavorano per tutelare e non tradire la “memoria storica”.
E che fatica per organizzare questa maratona!
Tutto avrà inizio il 1 Febbraio alle 18:30 con la conferenza “Il corpo ferito della tradizione”; alle 20:30 Concerto Ensamble di mandolini “gli anelli di Saturno” e a seguire Tammurriate Spontanee a partecipazione libera “aspettando la candelora” Si, l’intenzione è quella di suonare e ballare fino alla partenza del pullman, ore 5:00, che il 2 Febbraio ci accompagnerà a Montevergine!
Il 3 si riparte alla grande, con uno stage di Tammurriata dell’Avvocata a cura di Raffaele Venosi alle ore 16:00 e per la serata musicale, ecco i nomi: Paranza do Tramuntano – Aemi e la musica del sud – Valerio Ricciardelli e Tammurriarè – Zampognari del Vesuvio – Paranza ‘e Terzigno e la Paranza dei Malandrini! Il giorno seguente sarà il sisco di Margaret Ianuario ad accompagnarci per lo stage di Giuglianese (stesso orario), mentre il palco serale ospiterà le Ninfe della tammorra, a Paranza ro’Lione, gli Zampognari di Palomonte, Biagino de Prisco con Tonino ‘o Stocco e Raffaele Inserra, il gruppo Folk ‘a muntagna e Somma, Mimmo Giovinazzo e i MuTraKa e dulcis in fundo i Damadakà!
Vi state “abballando sotto”? Non è finita qui!
Il 5 febbraio, alle 15:00, Giovanni Saviello ci farà incontrare la sua arte, come costruttore e suonatore di doppio flauto. Alle 16:00 Mimmo Giovinazzo e Mimmo Morello ci introdurranno alla Tarantella Calabrese e dalle 19 in poi… Tammurriata di Marra, Zampognari di Montesano sulla Marcellana, Paranza 268, Mimmo Morello, Mogavero – Frongillo -Luciano, Kiepò, Zampogne Daltrocanto, Pietro Cirillo e l’anima tarantata della lucania, Franco Izzo!
.
Ora potete iniziare a rilassarvi, ma non troppo! A chiudere il Festival e ad aprire una nuova settimana ci sarà uno spettacolo di teatro, danza e musica << Son Tutte Belle >>: vedrete madonne, ma donne soprattutto, e musicisti, “celebranti” delle feste, accompagnarvi in circa 1h e 20, attraverso quel percorso, lungo un anno, delle feste mariane campane! I presupposti per vivere sei giorni magnifici ci sono, mancate solo voi adesso!
P.S.
Il video è una chicca… Ci sarà musica ovunque, non solo sul palco 🙂